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"Menu Ubu: un cuore cosė bianco": spettacolo rinviato

Causa maltempo lo spettacolo previsto per martedì 27 febbraio 2018 è rinviato a data da destinarsi

 


Menu Ubu: un cuore così bianco, che vedrà in scena al teatro Bonci di Cesena nella mattina del 27 febbraio 2018 gli allievi del Liceo Monti di Cesena, è l’ultimo atto del progetto triennale "Le Patafisiche e Ubu roi", progetto portato avanti dalla scuola in collaborazione con la Casa Circondariale di Forlì e il Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna.
Nel 2016 sullo stesso palco il gruppo di teatro del Monti si era esibito in Ceci n’est pas Ubu, liberamente ispirato all’Ubu Roi di Alfred Jarry, padre e inventore della Patafisica.

Il personaggio principale dell’opera, il Padre Ubu, affiancato dall’arrivista moglie, Madre Ubu, nasce dalla penna di Jarry, per teatro di marionette, come epigono grottesco del Macbeth di shakespeariana memoria.
Ubu Roi, rappresentato per la prima volta il 9 dicembre 1896 a Parigi è considerato un'anticipazione del movimento surrealista e del teatro dell’assurdo. Jarry vi mescola provocazione, assurdo, farsa, parodia e umorismo crasso e sbracato.
Dunque chi è, o cos’è, Padre Ubu? È un manigoldo, un vigliacco, un subdolo, un violento, un prevaricatore? Uccide il tiranno per farsi lui stesso tiranno, dilapida fortune e ne ammassa altre, distribuisce ai poveri e toglie ai ricchi, ma toglie soprattutto ai poveri, e a tutti, per farsi lui stesso più ricco. Va alla guerra, ma si nasconde. Manda i soldati alla carica, ma è il primo a fuggire. Basterebbe, in fondo, quest’elenco per far apparire chiaro che Padre Ubu può essere tutto e il contrario di tutto.
"Anomalo uno spettacolo teatrale a puntate" afferma la Narratrice in apertura di spettacolo, proprio perché la messa in scena prende il via dove il sipario ideale era calato in Ceci n’est pas Ubu. Il titolo, chiaramente ispirato a Magritte, stava ad indicare il percorso seguito nella prima parte del laboratorio attraverso le Avanguardie artistico letterarie del XX secolo.
Menu Ubu: un cuore così bianco segna l’epilogo della vicenda. Padre Ubu è in prigione per aver, metaforicamente, ucciso il suo autore, dal momento che vuole essere persona e non personaggio. Il tempo della detenzione gli ha consentito di pensare e meditare la sua "battaglia" e, istigato dalla Madre Ubu, può così concepire la sua ascesa al potere. Potere gretto, meschino e assoluto, paradigma di tutte le dittature che hanno caratterizzato il “secolo breve” in Europa e nel mondo intero. Quelle dittature che ancora oggi sono causa di violenze, massacri, eccidi e guerre.

Lo spettacolo si avvale delle musiche originali, eseguite dal vivo, di Francesco Pasqui e Michaela Schumann dell’Istituto musicale Masini di Forlì, che ha collaborato all’intero progetto, e delle scenografie di Stefano Camporesi, apprezzato professionista del settore.

Le immagini delle prove



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Categoria: Attivitā 2017-2018Data di pubblicazione: 21/02/2018
Sottocategoria: Progetti didatticiData ultima modifica: 09/03/2018 09:28:58
Permalink: "Menu Ubu: un cuore cosė bianco": spettacolo rinviatoTag: "Menu Ubu: un cuore cosė bianco": spettacolo rinviato
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