Giovedì, 23 Maggio, i ragazzi della 2Bs, accompagnati dalla prof.ssa Capelletti Antonietta e dalla prof.ssa Bacchi Sonia, hanno portato un dono ai bambini ospiti del Reparto di Pediatria dell’Ospedale  “Bufalini” di Cesena."Un pentolone di fantasia" è il titolo  del libro: canzoni, storie, filastrocche e fiabe, preparate con cura nel corso dell'anno scolastico. È un dono che vuole rappresentare e ribadire il diritto ad essere considerati bambini anche in situazioni di emergenza, perchè la società civile tutta non dimentichi che i piccoli hanno bisogni speciali, che richiedono sempre attenzione e soddisfazione. Il bambino che da un giorno all’altro si trova catapultato in un mondo sconosciuto fatto di nuovi ambienti e camici bianchi, vive un’esperienza di particolare disagio, a volte traumatica.
I ragazzi del Liceo “Monti”, per la sensibilità che li connota, hanno voluto  dare una mano a questi bambini, regalando loro un momento di serenità.
Nell'atrio del reparto, con i piccoli spettatori, abbiamo letto le storie, ci siamo scambiati qualche sorriso e qualche emozione. 
Tutti siamo tornati a casa più ricchi, certi che il mondo è un bel luogo in cui soggiornare per un po’ e che può essere migliore di quel che è, solo se tutti esercitassimo di più quella abilità di “decentramento” di cui parla Jean Piaget e che ci permette di vedere il mondo anche con gli occhi degli altri.
Noi abbiamo fatto questo “esercizio”, che non è il solito compito per casa della scuola ordinaria; è una esperienza più significativa che ci lascerà nel cuore un ricordo profondo.

QUEL CHE RESTA
Difficile il mestiere di crescere per i ragazzi  che si affacciano alla realtà complessa di oggi: una realtà che esige competenze diversificate e plurime che devono essere sollecitate ed orientate perché contribuiscano alla formazione di una personalità ben integrata. In questa ottica la necessità di sperimentare, di mettersi alla prova, di fare emergere ciò che si sa fare, ponendolo al servizio della comunità, diventa un bisogno  profondo e insostituibile del processo formativo.
I ragazzi della 2Bs del Liceo “Monti” si sono cimentati, hanno, come si suol dire, messo “ le mani in pasta” per verificare in modo autentico se ciò che hanno appreso a scuola possa trasformarsi in competenza autentica. Ecco allora i motivi del progetto: “ Una storia ( o una fiaba) per la pediatria” che è stata accolta con entusiasmo, perché  un laboratorio rompe la routine e permette l’emersione di abilità inaspettate, nascoste sotto il tappeto o dentro il cassetto della scrivania di casa: so disegnare, so inventare una storia, so organizzarmi per collaborare in un gruppo. Tutti aspetti a volte marginali dentro una scuola ancora legata a vecchi schemi di trasmissione del sapere che cerca di modernizzarsi e progredire verso una didattica più originale che nasca dalla professionalità e dalla sensibilità degli educatori capaci di dare voce ad una umanità desiderosa di capire se stessa e di conoscere le proprie risorse.
La scuola ha un grande compito da svolgere a mio parere, importante tanto quanto la trasmissione dei saperi che profilano la nostra identità: valorizzare le propensioni, le inclinazioni personali, perchè gli alunni si sentano anche a scuola,tutti interi. Non solo mente, non solo corpo, ma unità di vissuti, desideri, crisi, aspettative che devono essere accolte e “giocate” al meglio per trasformarle in possibilità di crescita e non in ostacolo o frontiera.
Una bella esperienza che tutti noi ricorderemo, perchè una esperienza significativa e coinvolgente è per sempre, un ricordo indelebile che rende bella la vita.

Prof.ssa Antonietta Capelletti