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Liceo Ginnasio Statale V.Monti - Cesena - (FC)
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RACCONTI DI NATALE di Luca Cenni

RACCONTI DI NATALE:         scritto da Luca Cenni

PROLOGO:

Era una fredda giornata di Dicembre del 2012, Natale per la precisione, e fuori non c’era nessuno; ma dalle luci accese si poteva intuire che le famiglie si stavano godendo la cena di Natale coi loro parenti. Radius (che tutti erano soliti chiamare per motivi di Copywrite “il Professore”) camminava pensieroso lungo la strada di casa, via Domus dicevano i latini: <<Ogni anno è sempre peggio! Ora si sono inventati pure le lucine a sensore termico e di movimento, si accendono quando percepiscono qualcuno>>. Al passaggio del Professore, due case si illuminarono a giorno. <<I bei vecchi tempi sono passati… potessero rivivere i Grandi del tempo che fu!>>. Un tizio vestito da centurione attraversò furtivamente la strada non visto dal nostro eroe. Giunto a casa, stava infilando la chiave nella serratura quando gli sembrò che nel pomello della maniglia fosse comparsa una faccia che gli aveva fatto la lingua. Dando la colpa alla stanchezza, entrò alla ricerca di una tazza di caffè.

QUALCOSA DI INCREDIBILE:

Radius stava ancora rimuginando sulla misteriosa apparizione quando all’improvviso le luci si spensero, la casa prese a tremare e si sentì un enorme boato. Dalle finestre entrarono tre sfere luminose le quali lasciavano dietro di sé scie di colore arancione e sembrava fossero dotate di pensiero. Le luci cominciarono a girare vorticosamente e lampi azzurrognoli attraversavano i muri del soggiorno. Facendosi scudo col libro di italiano, il Professore si portò in un angolino, mentre le luci si fusero in una al centro del vortice; implodendo per creare un portale da cui uscirono fiamme eterne e inestinguibili. Lo stereo si accese diffondendo la musichina di Star Trek. Poi tutto tacque. Dal portale si udì un profondo: <<Yeah!!!>>; e poi ne uscì una strana figura rossovestita col capo cinto da una corona d’alloro. La creatura sembrava essere uscita da un servizio di Voyager sul Medioevo, ma dal collo pendevano pesanti catene –peso stimato: 20Kg.- che lo facevano rassomigliare ad un giovane d’oggi. L’arredamento tornò normale e sparì anche la chitarra elettrica che l’uomo teneva fra le mani. <<Chi…chi sei?>> balbettò Radius. <<Sono lo spirito del Natale Futuro!!!>> ululò. <<Eh?>>; <<Scherzavo! Sono Dante, spero non te la sia presa per lo scherzetto della maniglia, ma proprio non ho saputo resistere.>>. Il Professore guardava basito il tizio che diceva di essere il Poeta. <<Non mi riconosci? In effetti sono cambiate molte cose…sapevi che da quando all’Inferno arrivano camion di Metallari e Rockettari ogni giorno è sempre una festa. Sai come funziona… San Pietro e Belzebù, temendo le sfuriate dei rispettivi padroni, hanno messo su un sistema di comunicazione rapida Paradiso-Inferno per aiutarsi a vicenda e in tal modo Belzy riesce sempre a farmi sapere quando c’è un evento imperdibile. In Paradiso è una tale noia! Solo cori angelici e canti Gregoriani. Stranamente nessun programmatore di videogame o un tecnico di computer è mai salito in cielo quindi non c’è nulla di divertente da fare. A volte penso che se il Capo non fosse così orgoglioso chiederebbe perfino lui di poter partecipare a uno di quei party infernali.>>. Il Professore era sempre più basito. <<Comunque sia è Natale! Da lassù ti ho visto pensieroso e ho pensato di chiedere un permessino speciale al Principale per venire sulla Terra e tirarti su di morale; e non sono l’unico…il giorno di Natale si vedono strani personaggi andare a spasso per il mondo…tutti amici miei, se vuoi te li presento!>>. Riprendendosi dallo stupore, Radius ebbe il coraggio di chiedere chi fossero i suoi amici: <<Oh, gente particolare…vedrai! E ora seguimi, ti farò da guida>>. Il Professore non fece in tempo a replicare che la casa era già sparita e il paesaggio esterno mutato.

AI CONFINI DEL MONDO:

Si era su una deserta spiaggia, la luna bastava a malapena ad illuminare l’ambiente. Guardandosi intorno, Radius vide due enormi colonne piantate nella sabbia, addobbate con milioni di luci natalizie, e una figura in verde saltare in qua e là, come un folletto, senza mai fermarsi. <<E…maestro, che nome hanno quelle bizzarre colonne, e chi è quella fastidiosa creatura saltellante?>>; Dante rispose: <<quelle sono le Colonne d’Ercole e simboleggiano il confine fra il vostro e il nostro mondo, mentre la persona saltellante, in vita fu la professoressa Z, soprannominata “Flageolet” -o saltatrice delle sabbie-. Sai, in Paradiso era solita lodare santi e beati a tutte le ore, saltando gioiosamente da un cielo all’altro sprizzando gioia da tutti i pori, essendo finalmente al cospetto di Dio. Così il Nostro Signore Misericordioso le ha dato il prestigioso incarico di sorvegliare il luogo il più possibile lontano da lui…inutile dire che per la contentezza ora non riesce a stare ferma.>>. E mentre il saggio poeta diceva tali parole, la professoressa si era avvicinata e rivolgendosi a Radius: <<Buongiorno anche se è sera, ma come può essere notte in una giornata così radiosa! Tutti cantano, tutti si vogliono bene…oggi è Nataleeeeeeeee……>>, era ormai sparita all’orizzonte. Incredulo di trovarsi realmente ai confini del Mondo, il Professore cercò qualche segno rivelatore delle telecamere di Candid Camera e tracce di set cinematografico. Ma quando egli alzò lo sguardo, l’unica cosa che vide, fu un bizzarro dirigibile volare per le vie celesti.

IL “NUVOLOSO”:

Esso era formato da una bianca nuvola, all’apparenza molto più compatta di una nuvola normale, su cui erano stati infilati decine di punti interrogativi. Dalla nuvola scendevano quattro spesse corde –una da ogni lato-, ben agganciate ad una piattaforma di un qualche metallo rilucente. Sulla piattaforma due strani personaggi camminavano intorno a loro. Rassegnato all’idea di trovarsi in una qualche dimensione parallela, o in un brutto sogno, il Professore chiese: <<E ora chi sono quelle figure che stanno camminando a testa in giù tenendo i piedi alzati? Se non sbaglio una di loro somiglia ad un’altra mia collega…>>. Il divino Poeta rispose: <<Il primo che vedi è un imbroglione, poiché anche se ha torto vuol aver sempre ragione; egli è il Sofisma, e padre di costei che –credo- chi sia non lo sappia dir neppure lei. So che si fa chiamar Filosofia, ma se vuoi seguir lo mio consiglio, con lei non star a ragionar ma passa via.>>. Ma ecco che Filosofia, ormai avvicinatasi ai nostri eroi, interviene dicendo: <<La testa è il contrario dei piedi, perciò quando essi sono al contrario, essi divengon la testa!>>. Un vero ragionamento fatto coi piedi. Il vecchio interloquì con: <<Testa? Piedi? Chi sa darne una definizione filosofica?>>. Detto questo, Filosofia si sfilò una collana fatta di penne a biro di diverso colore e la donò a Radius (ma chi sa dir cos’è una penna e chi cos’è una perla?). Come era venuta, così si allontanò con quel suo strano mezzo volante, continuando il suo pensare. <<Ti avevo avvertito di certi…>>, Dante non riuscì a completare la frase.

LA STELLA COMETA:

Nel cielo era comparsa una meteora gigantesca, a forma di stella cometa versione schizofrenica, che andava a velocità della luce ovunque paresse a lei, senza rispettare alcuna legge scientifica. I nostri eroi si sentirono irresistibilmente attratti dalla forza gravitazionale dell’astro e non fecero in tempo ad aggrapparsi a nulla, che già erano in volo verso la stella. Per un istante temettero di finire bruciati al contatto con la sua scia di fuoco, ma con meraviglia si accorsero che essa era fredda. Furono scaraventati sulla gelida superficie dell’astro, che scoprirono essere metallica. Da lontano si udì una voce di donna urlare: <<Ti avevo detto di non toccare quel pulsante! Non sai guidare!>>. Radius si alzò velocemente mentre una parte della cometa si apriva, rivelando un ingresso. Dalla porta uscirono Karusve (risolvete l’anagramma) e Gino White, con volto dispiaciuto. <<Scusateci se vi abbiamo creato questo inconveniente, ma ciò non sarebbe successo se qualcuno non avesse toccato il pannello dei comandi!>>. <<Mi dispiace. Quante volte lo devo ripetere? Volevo solo recuperare un altro campione di materia stellare da analizzare>>. Radius era incredulo: <<Aspettate, pannello dei comandi, da analizzare? Volete dire che questa è un’astronave?>>. <<Esatto! L’abbiamo costruita per poter viaggiare nell’universo in cerca di nuove informazioni. Il nostro scopo è quello di riuscire finalmente a dare una risposta alla domanda “è nato prima l’uovo o la gallina?”. Ma ora entrate. Al momento che siete qui –e qui lanciò un’occhiataccia al suo aiutante- vi mostreremo il nostro laboratorio.>>. Dante e Radius con meraviglia videro l’interno del laboratorio-astronave, pieno di strani macchinari, provette colorate, computer e diverse gabbie per galline. <<Da quanto tempo girate per lo spazio?>>, domandò curioso Radius, <<Da qualche anno!>> rispose Karusve; <<Pensate che abbiamo già esplorato gran parte della galassia.>> intervenne Gino: <<Qualche mese fa siamo pure entrati per errore dentro un buco nero che ci ha portati 2012 anni nel passato, nell’anno 0, e avevamo il terrore che qualcuno dell’epoca ci avesse scorto; ma sono certo di no: il sistema di invisibilità della nave è perfetto, l’ho progettato io!>>. Fu Dante a questo punto ad intervenire chiedendo: <<Come avete fatto a tornare indietro?>>; Karusve rispose: <<Ho costruito un congegno che sfruttasse l’energia tachionica-ionica-quantica-buffinica del sole. Sono riuscita ad attivarlo prima che il mio collega ne combinasse un’altra: appoggiando il gomito sul pulsante di emergenza, stava per far espellere due siluri atomici verso un’isoletta dell’Atlantico: Tle…Tla…Atlanti…non mi ricordo il nome, ma sono sicura di essere riuscita a tornare in tempo nel presente prima che un siluro la facesse sprofondare.>>. Il tempo passò velocemente: i due scienziati mostrarono ai visitatori tutti i campioni presi nel loro viaggio, e le foto di buffe creature. Dopo un’ora una voce annunciò che la cometa si stava riavvicinando alla Terra: <<Bene!>>, disse Karusve, <<Credo di poter invertire il raggio gravitazionale e riportarvi sul vostro pianeta.>>. Così, fatti i convenevoli, Dante e Radius uscirono dall’astronave e iniziarono a fluttuare nel cosmo, portati da una forza invisibile, mentre Gino si voltava a salutarli, urtando una bizzarra bottiglietta con su scritto:”BOOM!”.

GLI IPPOGRIFFI E ALTRE CREATURE:

Ma nel mentre che i nostri eroi stavano per tornare a casa, ecco che una serie di puntini comparve in lontananza. I puntini si stavano avvicinando velocemente e divenivano sempre più grandi e con forme più definite. Il Professore, spaventato, chiese a Dante cosa fossero quelle creature. Dante lo tranquillizzò rispondendogli: <<Sono Ippogrifi! I cavalieri del Re della Luna –uomini che montano grifoni-, non ci faranno niente!>>. Quando quello che sembrava il loro capo si fu fatto vicino, disse con voce eterea: <<Io sono Nyctore (il Notturno n.d.s), generale delle truppe volanti del nostro Signore Endymion, Re della Luna! Chi siete e a quale scopo giungete nel nostro territorio?>>. Dante rispose: <<Siamo terrestri, e per sbaglio arrivammo ivi, ora giustappunto stavamo tornando a casa…>>. Ma Nyctore scorse nella tunica rossa di Dante, un adesivo hippie con una faccina gialla sorridente: <<Guardate! Portano il simbolo del Re del Sole! Sono spie, catturatele!>>. Inutili furono le proteste di Radius, il quale venne legato e portato con la sua guida al palazzo lunare. Giunti sulla Luna, i nostri eroi vennero subito scortati al cospetto del re e così ebbero modo di contemplare le stravaganti forme geometriche degli edifici e delle strane statue distorte e sproporzionate, come se si rispecchiassero negli specchi del Luna Park: il palazzo era rivestito di una pietra nerissima che ornava anche il pavimento, in una serie di piastrelle quadrate. La sala centrale aveva forma rotonda e nel lato opposto all’entrata, sedeva il lunatico re Endymion, con affianco la sua fidata consigliera, maga e astrologa Solfrini.

LA PROFEZIA DEL 2012:

Quando i nostri furono entrati, improvvisamente Maga Solfrini si alzò e pronunciò una terribile profezia:

“Sfruttato sarà lo Giorno di Cristo,

Scapperà l’eroe da lo loco tristo,

E lo condurrà un anghelo imprevisto

Da foco a foco ad un certame mai visto.

Il Presente è Passato, il Passato è andato.

Il Futuro giungerà quando Radius sarà diventato.

In seguito il Sole e la Luna saran contendente,

Verrà un drago unicorno dal cielo cadente.

La Notte Antica sarà disvelata

E il Nemico verrà, quando nulla anima è restata.

I Pianeti congiunti apriranno il Passaggio,

E di Santo Stefano la battaglia sarà solo un assaggio.”  

Poi risedette tranquilla. Tutti tremarono nel profondo del cuore, specie Radius che aveva sentito pronunciare il suo nome. Nessuno volle dire nulla. Dopo un attimo di silenzio, il Re della Luna chiese: <<Chi siete stranieri, e come osate entrare nei miei regni?>>. La sua voce fece tremare il palazzo. Dante si giustificò con: <<C’è stato un malinteso: siamo semplici terrestri e non conosciamo alcun Re-Sole! Il simbolo che porto addosso è un’innocente faccina sorridente.>>. Il re li osservò bene e dal modo di vestire intuì chi fossero. <<Ah! Ma allora si spiega tutto! Prego, accomodatevi!>>. Disse con una vocina melensa. <<Ma davvero non siete spie, altrimenti….>>. Il palazzo tremò di nuovo. <<Sicuro, amico! Glielo abbiamo già detto, ma ci spieghi, o Sire, il perché del contrasto col Re del Sole.>>. <<È una lunga storia... >>, incominciò tranquillo il re: << Diversi anni fa decisi di creare una colonia, la prima, nella Stella del Mattino, che è deserta, ma Warfare-Fetonte, il Re del Sole, ne fu geloso e volle impedire la fondazione della colonia, ostacolandoci coi suoi cavalieri, gli Ippomymerci, guerrieri cavalcanti formiche giganti. Fummo vinti ma da allora è guerra fra i due pianeti.>>. Detto questo, invitò a banchetto e poi fece condurre nelle loro stanze i nostri eroi. Radius si era appena addormentato quando qualcuno bussò alla porta. Alzatosi, il Professore scoprì che era la maga di corte: <<Ho avuto una visione…il re ti affiderà un incarico pericoloso…seguimi…>> e tirandolo per una mano, la maga condusse Radius nella torre più alta del palazzo, dove figure incappucciate iniziarono a danzare attorno a lui, lanciando una polverina che a terra faceva scintille rosse e arancioni. Poi la Solfrini mise nella mano di Radius una sfera trasparente e le figure incappucciate mossero la testa avanti e indietro come se invasate da un dio o come nel film “Avatar”, tenendosi per mano. La maga pronunciò un’altra profezia:

“Quando il Muro disgiungerà Estate da Inverno,

Il Sole andrà svelando un segreto all’interno.

Se Inverno e Estate si dividessero per sempre,

Veloce la speranza si ridurrebbe a niente.

Ma se i Pianeti le Mani intrecceranno,

L’Ordine delle Cose permarrà senza Danno.

Il drago può vedere ciò che all’Uomo è negato,

Un Tempo Futuro che il Tempo ha dimenticato.

Destini che ancora non sono e Destini già scritti

Che in queste pagine dormono e si celano fitti.

Ma l’Oscurità cerca ciò che la Luce rivela.

Un’Ombra cresce: nascondi ciò che Essa anela!

Il Sole gli Occhi dell’Ombra deve contemplare,

E poi perdere la Pietra, perché non debba morire.

Lo Squarcio delle Tenebre non può essere sanato,

Finché con lo sguardo del Serpente

Il Tutto non sarà sigillato.

Il Silenzio cesserà, il Sole non è lontano.

Ricorda le mie parole: l’Ombra vince la Mano.”

Il Presente è Passato, il Passato è andato.

Il Futuro giungerà quando Radius sarà diventato.”

Infine nella sfera comparve una frase e la Solfrini ordinò a Radius di impararla a memoria, gli sarebbe stata utile. Tutti scomparvero e il Professore rimase da solo.

IN MISSIONE SPECIALE:

Il giorno seguente, il re Endymion convocò i due ospiti fuori da palazzo, ove aveva radunato tutto il suo esercito semelita, immenso: oltre agli Ippogrifi, vi erano i Lachanopteri (che Hanno per Ali Foglie di Ortaggi n.d.s), i Cenchroboli (Lanciatori di Chicchi di Miglio n.d.s), gli Scorodomachi (che Combattono a Colpi d’Aglio n.d.s) e gli alleati venuti da tutta la galassia: gli Psillotoxi (Cavalieri di Pulci n.d.s), gli Anemodromi (che corrono portati dal vento n.d.s), armati di elmi di fave e scudi di lupini duri come il corno, i cloni di Star Wars, i Predators, Minotauri e Ciclopi, i Digimon e gli Eroi del Destino. Radius trovò che quelle creature fossero quanto mai bizzarre. Le Creature pensarono che il tipo vestito di rosso con le catene al collo e il suo amico con la collana di penne non fossero normali. Le guardie di confine avvertirono il loro re che l’ambasciatrice del Re del Sole stava venendo per discutere. Dopo pochi minuti, la si vide con un ombrello aperto volare nel cielo e scendere davanti a Endymion: <<Bisonti! Vengo per trattare le condizioni della vostra resa!>> e si ritirò a palazzo col re. Passata un’ora, la professoressa uscì infuriata e si alzò di nuovo in volo con l’ombrello, mentre il re, triste, convocava in segreto i nostri eroi. <<Cari ospiti, purtroppo credo che perderemo questa guerra; ho saputo che l’esercito di Warfare-Fetonte è sterminato. Inoltre egli ha incominciato la costruzione di un Muro fatto di nuvole, con cui vuole impedire alla luce del Sole di raggiungerci. Rimarremo eternamente al buio se quel Muro sarà completato! Sarà necessario che qualcuno saboti i lavori…mi chiedevo se voi, poiché non siete di queste parti e non siete riconoscibili…>>. Bastò questo. Radius si ricordò della Profezia della maga e accettò subito il suo Destino. Andò a prepararsi. Da un angolo del corridoio sbucò l’indovina che disse: <<La profezia si sta realizzando! Il Muro non deve dividere i due pianeti!

“Quando Sole e Luna si scontreranno,

I Destini degli uomini si paleseranno;

Rinascerà allora l’Ultimo Drago,

E lo cavalcherà colui che non sapeva essere Mago.

Quando dalle Sorelle sgorgherà fuoco,

Si innalzerà l’evaso dall’arido luogo.

Grande Battaglia ingaggerà

Col Gran Nemico, ma lo sconfiggerà.”                                 

Tacque per qualche secondo. Poi iniziò a raccontare.

LE DUE SORELLE:

<<Tempo addietro, vivevo sulla Terra con mia sorella, Ginger, incaricate dal nostro Antico Maestro, il Silenzioso, di custodire una pietra potentissima. Mia sorella però cominciò a cambiare e una volta tentò di rubare la pietra. Fu allora che decisi di venire sulla Luna, dove non potesse trovarmi, e creai la formula magica che ti ho fatto imparare la scorsa notte, per giungervi. Divenni poi la consigliera del Re della Luna, mentre Ginger, dal canto suo, si alleò col malvagio re Warfare-Fetonte. Grazie alle sue arti magiche, durante una lotta ella riuscì a farmi inciampare e a sottrarmi la pietra; essa è fondamentale e se riuscisse a scoprire come funziona, sarebbe la fine. Il tuo arrivo qui non è stato casuale ma voluto dal Fato! Devi recuperare la pietra e sconfiggere Warfare-Fetonte! Devi farlo…>>. E scomparve. Quando Radius tornò dal re, Dante lo aspettava già: <<Ci faremo passare per traditori e riveleremo loro la posizione dell’avanguardia Lachanoptera per avere la sua fiducia. La sacrificheremo, ma riusciremo a infiltrarci e a sabotare il Muro.>>. Nel pomeriggio erano ormai al confine e furono fermati da un Ippomymerco. Fu fatta. I nostri eroi furono scortati nell’afosa terra del Re-Sole. Il palazzo era simile ad una piramide egizia con enormi statue ritraenti il re in pose diverse e stravaganti. Dopo un lungo e rettilineo corridoio, arrivarono alla sala del Trono, dove il re sedeva, grondante, ricoperto di ricche pelli di velluto. Affianco a lui stava la Strega Nera, abbigliata molto stranamente, con un lungo mantello nero con cappuccio, enormi diademi sul collo e una T-shirt con su scritto:”I love Donatello”. La sala era popolata anche da un terzo personaggio, che ricordava un membro di una certa scuola: il Gran Visir “Headmaster” incaricato di amministrare il tesoro del re, il quale ogni volta che parlava, sibilava come un serpente.

AVVENTURA NEL PALAZZO DEL SOLE:        

Riferite le notizie, chiesero di poter riposare, stanchi per la fuga dalla Luna, e lo ottennero. Il Re-Sole e Ginger andarono invece a passare in rassegna gli ultimi soldati arrivati. Dante sussurrò: <<È il momento! Rechiamoci al Muro e distruggiamolo.>>. <<No, prima devo entrare nelle stanze della Strega per rubare una pietra. La Maga di corte dice che è importante.>>. Si diressero allora nell’area riservata del palazzo, ma poco prima di arrivare alla loro meta, si imbatterono nel Gran Visir. <<Che cosssa ci fffate qui?>>. Dante stava cercando una scusa plausibile quando il Visir all’improvviso perse le sembianze umane e si trasformò in un serpente. Radius non si fece cogliere alla sprovvista, ma toltosi la collana di penne, la fece roteare e la scagliò contro l’avversario sibilante. Le penne si trasformarono in una catena dalle scaglie di ferro –quella di Prince of Persia- dimostrando che non è l’essenza delle cose a determinare cosa siano quelle cose, ma l’utile. Il serpente si ritrovò con le fauci serrate. Dante usò una delle sue catene per legarlo meglio e poi lo nascose nello Sgabuzzino delle Necessità del Bidellame, una stanza magica che compare solo quando se ne ha assoluto bisogno. Entrati dunque nella camera di Ginger, si misero a cercare. La pietra era di un colore azzurro e luceva di una luce sua. Si trovava su di un piedistallo al centro della stanza e non fu difficile sgraffignarla. Fecero per uscire quando videro la maga di fronte a loro: <<Dove credete di andare! Ridatemi la mia pietra!>>. <<Scappa!>>, gridò Dante e si gettò addosso a Ginger per ostacolarla; la maga urlò qualcosa e il Poeta fu scaraventato dall’altro lato della stanza, dove si ricordò di essere un fantasma e si rese invisibile. Raggini invece si mise a correre, inseguito dalle guardie Eliote. Ad un tratto il prof. si rammentò della formula magica della Solfrini e la pronunciò a gran voce:

“Oh voi che non credete nelle fole,

Ma leggete attenti queste parole

Nella segreta speranza

Di fuggir da quella stanza,

Ora avrai la fortuna

Di ritrovarti libero sulla Luna!”

Puff! Il Professore era scomparso lasciando di stucco gli Elioti e facendo infuriare il Re-Sole, che incenerì una decina di servitori. Radius si materializzò nel palazzo della Luna dove fu accolto trionfalmente. Egli spiegò che Dante era rimasto per distruggere il ponte mentre lui era riuscito a recuperare la pietra azzurra. Nel momento in cui la nominò, la pietra si fece luminosa, si screpolò e si ruppe, rivelando un cucciolo di drago azzurro. <<La profezia si sta avverando!>> la Solfrini sbucò da dietro il trono: <<Il Drago è Rinato! Impiegherà poche ore per divenire adulto: sarà colui che l’ha salvato a cavalcarlo!>>.

GLI ESERCITI SCHIERATI:

I due eserciti erano schierati. Da un lato il lunatico Re della Luna Endymion con Maga Solfrini, dietro di lui i suoi generali: Nyctore, Menio (il Lunario) e Polilampe (il Molto Illuminato). Seguivano gli Ippogrifi, i Lachanopteri, i Cenchroboli, gli Scorodomachi e gli alleati: gli Psillotoxi, gli Anemodromi, i cloni di Star Wars, i Minotauri e i Ciclopi, Conan il Cimmero, il Leone di Narnia, i Volturi e altri Vampiri, i Digimon, gli Eroi del Destino e alieni tratti da differenti film. Dall’altro lato il Re del Sole Warfare-Fetonte assieme a Ginger, a bordo di un cocchio trainato da enormi orsi polari. Seguivano i generali Pyronide (Figlio del Focoso), Therite (l’Estivo) e Flogio (l’Infiammato). Dopo di loro gli Ippomymerci, gli Aeroconopi (Zanzare Aeree), gli Aerocordaci (Danzatori Licenziosi dell’Aria), i Caulomiceti (Funghi-Stelo), i Cynobalani (Faccia di Cane) da Sirio, i Nefelocentauri (Centauri delle Nuvole) dalla Via Lattea, i Thynnocefali (Testa di Tonno), gli Orchi del Signore degli Anelli, Goblin e Folletti, le Winx, i Power Rangers, le professoresse di Greco, i Pokemon.

LA BATTAGLIA DI SANTO STEFANO:

A mezzogiorno, la battaglia infuriò: a sinistra gli Elioti fuggirono prima dell’arrivo dei Semeliti ma nell’ala destra gli Aeroconopi irruppero facendo strage di nemici, i Nefelocentauri scagliavano frecce contro gli Anemodromi i quali con una folata di vento le rimandavano al mittente. Gli Orchi si misero a inseguire i Cloni che risposero alle spade con i loro fucili laser modello 3500KJ e li uccisero tutti. Il Decepticon Stachscream colpì con un siluro la slitta di Babbo Natale che passava di lì per caso, portando gli ultimi doni, e subito arse precipitando nell’etere. Un piazzista si avvicinò al Re del Sole e venne incenerito, scambiato per un nemico. Con quattro mosse da Prince of Persia, una professoressa di Greco, atterrò a colpi di ombrello, Megakakuterimon e gli altri Digimon erano in fuga. Cavalcando il suo splendido drago, Radius gridò: <<Brising!>> e dalla sua mano sgorgò un potente raggio azzurro che polverizzò 10'000 nemici. I Vampiri furono visti succhiare il sangue a un Cynobalano e furono espulsi col cartellino rosso perché era una mossa sleale. Scesa dal suo carro, Ginger si fronteggiò con la Solfrini, e dopo uno scambio di battute, alzò la bacchetta e urlò una maledizione e la Solfrini reagì con cercando di portarle via la bacchetta: quando le due bacchette si incontrarono ne scaturì un raggio di colore rosso e azzurro. Le sorelle rimasero in quella posizione –cercando di prevalere una sull’altra- fino a tarda notte, quando tutti erano già andati a casa. Nella fronte della Solfrini era comparsa una strana cicatrice a forma di saetta…Le segretarie della scuola si erano fuse in un enorme mostro a tre teste, che rispondeva a nome di Cerbero, ma Radius lanciò un biscottino nell’antro della Sibilla e quando il mostro vi fu dentro, con una saetta di Zeus bloccò il passaggio. Dante si scontrava col suo opposto Petrarca. Dopo diverse ore la battaglia sembrò volgere a favore dei Semeliti, quando dalle file degli Elioti, uscì un tizio con la faccia dipinta di azzurro, come William Wallace in Braveheart. Egli con un colpo di spada uccise Conan il Cimmero, Grendel e Beowulf, Aslan e molti altri. Allora il re Warfare-Fetonte con la Mossa della Gru di Kung-Fu-Panda, si librò in aria e con un calcio fece volare via il re Endymion, che si salvò, schiacciando però l’ultimo Digimon rimasto. I Pokemon superstiti unirono i loro poteri e lanciarono una sfera enorme contro la Luna per distruggerla; ma a quel punto, Radius si frappose all’obbiettivo e pronunciò tutti gli altri incantesimi di difesa che aveva imparato da un certo maghetto molto famoso. La sfera rimbalzò e tornando indietro uccise tutti i nemici rimasti, anche i Power Rangers.

IL GIORNO DEL SERPENTE: 

La battaglia era finita. A parte i due re, le due sorelle, la Professoressa di Greco e Radius, nessun altro era sopravvissuto. Il serpente-Visir era riuscito a mordere il drago di Radius, prima di scomparire e così anche il drago leggendario era morto avvelenato. Muovendosi guardingo Radius percepì un rumore alle spalle e vibrò un colpo con la Spada Spuntata -che aveva estratto dal taschino- decapitando il serpente che prima gli era sfuggito. Trionfante, mentre teneva in mano la testa del serpente, un boato scosse l’universo intero. Ciò fece capire ai nostri eroi che la battaglia non era ancora terminata. Già! Santo Stefano! Ecco la cosa importante che la Solfrini si era dimenticata di ricordare a Radius! Mollando la bacchetta –azione che interruppe l’impasse e fece volar via Ginger- tranquillamente si diresse verso Radius e gli riferì: <<Oggi è Santo Stefano del 2012! La profezia si avvera, i Pianeti sono allineati! Si aprirà un portale dell’Inferno e il Gran Nemico evaderà!>>. Non aveva ancora finito di parlare quand’ecco che Marte e Giove furono spazzati via e al loro posto spuntò un volto gigantesco, orribile, con due grosse corna ricurve sulla fronte e centinaia di serpenti al posto dei capelli. Due occhi malvagi fissavano contemporaneamente ogni angolo dell’universo. <<Finalmente!>> tuonò e la galassia ne fu riscossa. «Dopo 10'000 anni potrò vendicarmi di colui che mi imprigionò nel Tartaro! E poi conquisterò il mondo.». Immancabile l’ultima parte. Ma ecco che Radius sbraitò qualcosa e l’immenso volto di Satana si girò per vedere quale omuncolo avesse osato sfidarlo. Allora Radius brandì la testa del serpente decapitato –che aveva scoperto essere il fratello di Medusa- e la volse in direzione di Satana, immortalando per l’eternità la sua espressione basita. Consci di essere i nuovi Power Rangers incaricati di salvare il mondo, i sei professori si schierarono davanti al volto di pietra e dalle loro mani scaturirono sei fasci di luce (rosso, verde, blu, rosa, giallo e bianco, i colori Power Rangers), che si scontrarono col Nemico immobile fino a distruggerlo. Così terminò la Battaglia di Santo Stefano e il Giorno che nei secoli dei secoli sarà chiamato “il Giorno del Serpente”; e il mondo fu salvo.

EPILOGO:

Tornato a casa tramite astro-stop, Radius, stanco per l’impresa compiuta, si tuffò nel letto dove cadde profondamente addormentato. Il giorno seguente si sarebbe svegliato pensando di aver fatto uno strano sogno.

NOTA DELL’AUTORE:

Tutti i personaggi della storia sono realmente esistiti:

1) Filosofia e Sofisma continuarono il loro viaggio per il cosmo. Purtroppo, sempre concentrati nelle loro riflessioni, non si accorsero di andare dritto verso un buco nero che si era appena formato. Sofisma finì atomizzato per la gioia di tutti mentre la Filosofia venne catapultata nell’epoca dell’impero Maya dove fu vista e venerata come divinità. Tuttora non è raro vedere nei templi Maya la figura di una dea portata da una nuvola.

2) Nel 1985 un gruppo musicale Rock-metall stava esibendosi in un famoso locale inglese quando cadde una pioggia di saette e una fitta nebbia avvolse tutto. Al suo diradarsi cantanti e strumenti musicali erano tutti scomparsi e per anni circolò la voce che Satana il avesse presi in blocco.

3) Per evitare disastri globali, i due scienziati costruirono un nuovo razzo con cui partirono per Saturno. Ivi continuarono i loro esperimenti fino a quando non furono scorti da una spedizione N.A.S.A. e catturati. Ora si dovrebbero trovare in un luogo sconosciuto del Kansas dove stanno cercando di convincere un team di scienziati americani di essere insegnanti di liceo.

4) Di soggetti come il preside ne è pieno il mondo.

5) Radius invece è unico e ce lo abbiamo solo noi.

6) Endymion e Warfare-Fetonte stipularono un accordo e insieme fondarono la colonia sulla Stella del Mattino.

7) Sono ancora sconosciute le cause dello sprofondamento di Atlantide, ma si è sicuri che una semplice inondazione non sia stata sufficiente…

 

 

 


Categoria: MultimediaData di pubblicazione: 22/02/2011
Sottocategoria: ItalianoData ultima modifica: 08/12/2011 16:27:25
Permalink: RACCONTI DI NATALE di Luca CenniTag: RACCONTI DI NATALE di Luca Cenni
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